Genitori e accompagnatori patentati
Prima dell’esame pratico di guida è espressamente consigliato esercitarsi in privato con genitori o accompagnatori patentati. L’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) parte dal principio che ogni allievo conducente dovrebbe aver percorso circa 3000 chilometri prima di presentarsi all’esame di guida. Ciò corrisponde a 100-120 ore. Tuttavia, la pratica privata di guida non sostituisce mai l’autoscuola professionale, ma è un buon complemento.
Affinché la pratica di guida in privato si riveli utile all’allievo conducente, è necessario tenere conto di alcuni punti:
- I genitori sono le persone più adatte per una pratica di guida in privato. I tuoi genitori ti conoscono e sanno perfettamente come reagisci a certe situazioni. Oltre ai propri genitori si può però ricorrere anche a zii o zie, fratelli maggiori, vicini di casa, genitori di amici, colleghi di lavoro, ecc. Chiedi intorno a te se qualcuno ha tempo e voglia per praticare la guida con te.
- Nello scegliere l’accompagnatore o l’accompagnatrice sono importanti 4 punti:
La persona deve essere in regola per la circolazione stradale e mettersi regolarmente al volante.
Possibilmente, esercitati sempre con la stessa persona.
L’accompagnatore o l’accompagnatrice deve avere almeno 23 anni e essere in possesso del permesso di condurre da più di 3 anni.
È importante che conosci bene la persona in questione. Anche la fiducia reciproca è una condizione essenziale. - Informa in precedenza il tuo maestro o la tua maestra conducente con chi ti eserciterai in privato. In ogni caso, è opportuno che il maestro o la maestra conducente possa intrattenersi periodicamente con la persona con la quale ti eserciti in privato.